LA NASCITA – Anni ’70 e ‘80

Essere un’Associazione Volontaria è un’impresa non facile, se si vuol tenere fede sino in fondo all’impegno intrapreso. Sin dalla fine degli anni Sessanta le domande ricorrenti che permeavano i pensieri di un gruppo di cittadini sensibili ai problemi dell’ambiente in cui vivevano erano:

  • come fare per migliorare le azioni di soccorso in favore di coloro che vivono una situazione critica di difficoltà?
  • come fare per creare un sistema di intervento talmente tempestivo da migliorare, in alcuni casi, le aspettative di vita di noi cittadini?
  • come organizzare un gruppo di volenterosi in grado di soddisfare esigenze elementari di assistenza e soccorso, in modo che non solo i propri vicini di case ne potessero beneficiare, ma un intero quartiere e perché no un’intera città?

La parola d’ordine è stata dunque “organizzarsi”, laddove il servizio pubblico non era in grado di intervenire in modo efficace, in quanto impreparato a raggiungere capillarmente i propri assistiti in modo diretto per assicurare il primo soccorso extra-ospedaliero e il trasporto nelle strutture di cura appositamente approntate.

Ecco allora che nel 1971 prende vita un’Associazione di Volontari, impegnati a fondo e fortemente motivati nella ricerca costante e continua di un modo per rendere sempre più efficace la risposta alle esigenze di criticità del cittadino, cercando strumenti necessari a favorire sempre più omogeneamente e indiscriminatamente l’intervento a favore di tutti coloro che mostravano situazioni in grado di compromettere anche seriamente la qualità stessa della vita: la Pubblica Assistenza Croce Italia.

Da allora, chiamati in causa quotidianamente e sollecitati ad interventi anche più impegnativi in termini di presenza e disponibilità, a causa di eventi eccezionalmente tragici, quali: la strage dell’”Italicus” nel 1974, l’esplosione di Via Tolmino a Bologna nel 1975, il terremoto del Friuli nel 1976, il deragliamento di un treno a Murazze di Vado nel 1978, la Strage di Bologna del 2 Agosto del 1980, e nello stesso anno il Terremoto dell’Irpinia, l’emergenze in Albania del 1989 e del 1991, la strage dell’Istituto Salvemini nel 1990, l’emergenza Jugoslavia del 1992. A tutt’oggi la Pubblica Assistenza Croce Italia si è spinta a definire meglio l’organizzazione del servizio alla cittadinanza proiettandola in una fase di ristrutturazione seria che ha visto coinvolte anche altre realtà già presenti sul territorio, realtà con una propria individualità spiccata e fino ad allora completamente indipendenti e non coordinate.

La volontà di razionalizzare il servizio in modo da essere in grado di intervenire in modo mirato, e più tempestivo, ha creato una rete di forze congiunte, unite dall’intento unico di disponibilità incondizionata alle esigenze sanitarie del cittadino e ciò si è espresso a dieci anni dalla nascita della Pubblica Assistenza Croce Italia, nel Consorzio C.A.T.I.S. – Ambulanza 5.

La grande caratteristica di Associazioni come la Nostra è, senza dubbio, la versatilità, la capacità di modificare le proprie azioni in funzione delle necessità, fatto questo insito in quelle Associazioni costituite da cittadini in grado di rilevare direttamente sul territorio le esigenze di volta in volta differenti.

Quale indicatore migliore dello stesso cittadino che vive sulla propria pelle le difficoltà, le fragilità delle istituzioni, le contraddizioni di un sistema non efficace, filtrato da miriadi di intermediari eccessivamente burocraticizzati?

Dotarsi di un’organizzazione che sia effettivamente efficace, ha richiesto e richiede uno sforzo continuo, perchè i passi da fare sono su campi diversi e vanno valutati e compiuti con estrema serietà, visto la delicatezza del compito che ci si accinge a svolgere.

Nel corso del tempo ci si è dotati di un apparato amministrativo in grado di supportare la sempre maggior richiesta di servizi dell’Associazione, tenendo anche conto del fatto che la Pubblica Assistenza Croce Italia si compone di una sede madre a Bologna e di una serie di sezioni che coprono il territorio a Nord della città (Castelmaggior, Malalbergo, Galliera-San Pietro in Casale, Poggio Recanatico) e a Sud, Sud-Ovest (zona montana: Vidiciatico), di un efficace apparato organizzativo in grado di rispondere nel più breve tempo possibile alle esigenze della popolazione e della stessa struttura, di un efficiente sistema formativo in grado di addestrare e qualificare sia gli operatori volontari, sia il personale dipendente di cui ci si avvale per garantire il servizio nelle 24 ore quotidiane per 365 giorni all’anno.

L’EVOLUZIONE – anni ‘90

D’altronde per entrare nello specifico, parliamo solo per l’anno 1997, di poco meno di 60.000 servizi a carattere d’emergenza per l’intero bacino d’utenza (circa 1.000.000 di abitanti) della provincia di Bologna, di altrettanti servizi a carattere non di emergenza (ricoveri programmati, dimissioni, visite, trasferimenti interospedalieri), di assistenza sanitaria a manifestazioni di massa, a manifestazioni sportive (stadio, palazzetti dello sport, gare, concorsi sportivi, ecc..), concerti e a tutto ciò che prevede una partecipazione cospicua di cittadini.

La Pubblica Assistenza Croce Italia partecipa da sempre a tutte queste attività garantendo una presenza non indifferente, sia in termini di tempo, sia in termini di mezzi messi a disposizione, che in termini di uomini.

Per coprire le ore necessarie all’emergenza, ai servizi messi a disposizione sul territorio, l’Associazione mette a disposizione le sue 18 ambulanze attrezzate, il suo pulmino 9 posti, un’apposita unità polifunzionale a 4 posti letto per le maxi-emergenze, il tutto per essere in grado di garantire circa 19.000 ore di presenza (2.600 turni di servizio) prettamente per i servizi in emergenza sanitaria, circa 22.000 ore di presenza (3.500 turni di servizio) per tutti i servizi di carattere ordinario.

Sempre nel 1997, la visita del Santo Padre in occasione della Settimana Eucaristica, svoltasi nel mese di Settembre ha visto l’Associazione impegnata in prima linea nel coordinamento dei soccorsi e dell’assistenza e la partecipazione di moltissimi volontari ha permesso all’intera organizzazione sanitaria della città di Bologna di beneficiare di personale qualificato e di attrezzature in grado di assicurare la risposta più adeguata alle situazioni critiche verificatesi.

Tutto questo è stato reso possibile da un vero e proprio esercito di volontari (oltre 500), che compongono le fila dell’Associazione, volontari che nel corso del tempo hanno acquisito un addestramento ed una formazione tra le migliori, seguendo con costanza e dedizione assoluta corsi di aggiornamento e partecipando attivamente alla stessa formazione dei nuovi volontari.

Nel frattempo la Pubblica Assistenza Croce Italia è divenuta infatti un centro di formazione e corsi dell’ I.R.C. (Italian Reuscitation Council) ha addestrato i propri operatori volontari e i propri infermieri professionali all’insegnamento delle tecniche base di B.L.S.(Basic Life Support), ha attivato una serie di investimenti atti a creare professionalità relative a tecniche S.V.T. (Supporto Vitale Traumi), con l’intenzione ferma di continuare ad investire nella formazione, come per il caso della Defibrillazione Precoce, in grado di ottimizzare ancora di più la risposta sanitaria contraendo i tempi di intervento sul paziente e aumentando così le aspettative di vita dello stesso.

Aver creato una rete così capillare ed efficace, però, non è solo merito della Pubblica Assistenza Croce Italia, ma di tutte quelle realtà che hanno aderito a questa spinta di rinnovamento e miglioramento del servizio alla cittadinanza, ma con enfasi rivendichiamo il fatto di aver avuto nelle fila dell’Associazione quei volontari che nel corso del tempo sono stati in grado di apportare le opportune migliorie, influenzando talora in modo realmente incisivo le istituzioni e sensibilizzando altri collaboratori a dare ascolto ad una voce fondamentale del territorio: la voce del cittadino per il cittadino.

IL CONSOLIDAMENTO – anni 2000

Ecco nascere quindi l’esigenza di un gruppo preparato ad affrontare e sviluppare le risoluzioni di carattere informatico che siano in grado di permettere all’Associazione di essere visibile in “rete” e che permetta di comunicare in tempo reale, sia all’interno della stessa Associazione, sia nei confronti dell’utenza esterna, nella convinzione che l’interazione sviluppata con il cittadino anche sotto il profilo informatico sia in grado di accelerare il processo di revisione e di adeguamento alle nuove forme di contatto, per spingersi sempre più vicini a coloro che dell’Associazione sentono di aver bisogno e di cui l’Associazione ha assolutamente necessità.

Le cosiddette “sezioni” diventano indipendenti, l’Associazione diviene unica.

Siamo arrivati al 2021; il volto dell’Associazione è cambiato, mostra i segni della maturazione e della consapevolezza. Adesso è diventata grande, si appoggia esclusivamente su personale volontario, 4 ambulanze, 2 mezzi per trasporto disabili e tanta, tanta volontà di continuare nel lavoro iniziato ormai 50 anni fa, da quello sparuto gruppo di Volontari che ci ha fatto nascere.

Oggi la Pubblica Assistenza Croce Italia è un’Organizzazione di Volontariato riconosciuta ed attiva. Molte sono le attività in cui è coinvolta: dal servizio d’emergenza sul territorio, in convenzione con l’Azienda AUSL, al servizio di supporto ai senzatetto e agli anziani, in collaborazione con il Comune di Bologna.

La Pubblica Assistenza Croce Italia è stata la prima Associazione nata tra le mura della città di Bologna, per volontà di alcuni cittadini per dare risposte ai più deboli e ai più bisognosi. In questo solco tracciato, si è mantenuta nel tempo, attraversando e interpretando i cambiamenti economici, sociali e culturali, ma sempre mantenendo la consapevolezza di essere uno strumento a disposizione della comunità e a supporto ed integrazione del sistema pubblico dei servizi. I principi ai quali si è ispirata continuano ad essere presenti e vivi ora come allora: solidarietà, accoglienza, sostegno ai bisognosi, ma anche: democrazia, libertà e laicità. Questi principi sono alla base del lavoro che svolgiamo attraverso la nostra struttura, i Volontari, i ragazzi del Servizio Civile Universale e i cittadini, con i percorsi di “Messi alla prova”, prestano le loro attività per e con la nostra Associazione.

La Pubblica Assistenza Croce Italia, compie i suoi primi 50 anni, nel 2021, in un momento molto complicato della vita sociale ed economica del nostro Paese e della nostra città. Noi, Volontari della Croce Italia, continuiamo a metterci a disposizione della popolazione per resistere ai disvalori che stanno emergendo, per guardare insieme al futuro e affrontare nuove sfide, con la consapevolezza che non si raggiungono gli obiettivi se non si gode del sostegno e della partecipazione delle persone, attraverso la loro opera di volontariato.

Non è intenzione dell’Associazione farsi più grande di quanto non sia, ma a volte occorre mostrarsi per l’impegno dimostrato e questo per garantire anche per il futuro la continuità dell’opera che quotidianamente si svolge, in virtù del fatto che non ci si muove solo per mantenere l’esistente, ma ci si adopera affinché il Servizio alla cittadinanza divenga sempre più efficiente.